Laboratorio occupazionale per persone in disagio sociale
Progetto presentato da NOVA Cooperativa Sociale a r.l.
in collaborazione con: Ser.T e SIL delle Ulss del territorio.
Responsabile del progetto: Massimo Cassan tel. 328-4917071
Analisi dei bisogni
Nova cooperativa sociale nasce nel maggio 2005 dall'esperienza di persone che da tempo operano nel settore delle Dipendenze e del disagio sociale, nel territorio della provincia di Vicenza.
L'esperienza maturata nella conduzione di comunità terapeutiche e di servizi alla persona, nonché i contatti e le riflessioni effettuate in questi anni con altri operatori del settore (ed in particolare con i servizi territoriali e di inserimento lavorativo) ha evidenziato l'esigenza di attivare servizi specifici per l'osservazione e l'orientamento di persone – già in carico ai servizi sociali - con scarse capacità lavorative e perciò escluse dai percorsi di inserimento occupazionale esistenti nel territorio.
L'attuale rete dei servizi di inserimento socio-lavorativo, infatti, non sempre risulta capace di accompagnare quei soggetti che presentano grandi difficoltà sia produttive che di continuità nel proprio impegno.
Talvolta le stesse cooperative sociali preposte ad attività di orientamento e di protezione dei soggetti con problematiche legate alle dipendenze e al disagio psicofisico e sociale, non sono in grado di adattare le loro esigenze produttive alle scarse (a volte assenti) capacità lavorative di persone, alcune delle quali presentano anche comportamenti disturbati.
Da questo tipo di esigenza è nata l'idea di dar vita al progetto "OCCUPARSI", nell'intento di attivare dei laboratori occupazionali per quelle persone in disagio sociale che vengono giudicate non adatte ad un'occupazione stabile.
L'attività lavorativa in questo progetto ha funzioni esclusive di recupero sociale ed è rivolta a persone per le quali la partecipazione ad un'attività occupazionale rappresenta uno strumento socializzante con valenza pedagogica e terapeutica, atta ad integrare un programma riabilitativo e formativo più ampio e a verificare l'eventuale grado d'idoneità al lavoro.
Il progetto "Occuparsi" non rappresenta perciò in alcun modo un'alternativa alle iniziative presenti nella provincia di Vicenza che forniscono supporto ed assistenza per inserimento lavorativo (o di tirocinio etc..), rivolte a persone più qualificate o con maggiori possibilità.
Obiettivi generali
- Proporre percorsi di osservazione ed orientamento mediante "progetti personalizzati" concordati con i servizi pubblici competenti (SIL, Centri per l'impiego, Comitati misti paritetici, Associazioni sindacali...) a persone con gravi difficoltà di inserimento lavorativo (incapacità produttiva, scarsa affidabilità, incapacità di mantenere impegni, incapacità di stare in ambienti lavorativi per periodi ridotti e saltuari…) già in carico ai servizi socio-sanitari;
- Proporre attività educative occupazionali per persone prive di opportunità di reinserimento lavorativo già in carico ai servizi socio-sanitari.
Obiettivi specifici
- Educare le persone sull'atteggiamento da tenere nelle situazioni di lavoro: cura, attenzione, rispetto degli orari e dei colleghi, senza però forzare le performance produttive e avendo cura di rispettare anche i tempi di apprendimento di ciascuno;
- educare le persone ad eseguire gli incarichi con continuità;
- stimolare le persone a migliorare le proprie capacità, rispettando i tempi e le capacità di ciascuno.
- responsabilizzare le persone sul loro impegno lavorativo
- coinvolgere le persone in attività sempre più complesse;
- osservare e valutare le capacità dei singoli ed i risultati raggiunti;
- orientare le persone con maggiori capacità ad inserimenti lavorativi di secondo livello, protetti e non (in cooperative, in aziende);
- rafforzare la rete dei servizi pubblici e privati che si occupano di inserimento lavorativo; integrare i percorsi riabilitativi di persone già in carico ai servizi sociali, ai SerT o alle comunità terapeutiche.
I Luoghi
L'esperienza di Nova e dei suoi partner è legata al territorio dell'Alto Vicentino, tuttavia una volta valutata la sostenibilità del progetto, è prevista anche la possibilità di estendere il servizio ad altre zone della Provincia di Vicenza.
Il personale
A seguire il progetto saranno due figure, un responsabile di laboratorio ed coordinatore.
Il coordinatore del progetto si occuperà di:
- attivare un tavolo di coordinamento partecipato da tutti i partner;
- attivare un confronto con i vari servizi di invio della provincia di Vicenza (SIL, Ser.T, servizi sociali, etc...) per concordare la loro partecipazione economica all'inserimento degli utenti accolti;
- diffondere il progetto in altre zone della provincia di Vicenza e verificare la possibilità di attivazione di altri laboratori;
- il mantenimento dei contatti con i partner del progetto
- approfondire gli strumenti esistenti per inquadrare tale iniziativa come possibile fase di pre-ingresso al "sistema lavoro";
Al responsabile del laboratorio sarà affidata:
- l'attività di accoglienza e la valutazione dei singoli casi per la formulazione del progetto individuale di inserimento (progetto che sarà condiviso con gli enti che hanno già in carico la persona);
- l'attività di monitoraggio dei percorsi in atto e di sostegno educativo;
- la gestione di un gruppo di confronto settimanale tra gli utenti del laboratorio (gruppo di auto-aiuto);
- l'attività di osservazione sul campo
- la valutazione dei singoli dei casi e degli inserimenti e sviluppi di ciascun percorso, in coordinamento con il responsabile;
- i rapporti coi fornitori.
Ogni persona sarà coinvolta per poche ora al giorno e si avrà cura di non configurare l'attività laboratoriale come lavoro, rispettando le normative esistenti.
Tempi e Fasi.
Il progetto presentato è di tipo sperimentale; la durata della sperimentazione è valutata in un anno circa. Tuttavia, se i risultati saranno quelli attesi, si procederà a dare avvio alla fase di consolidamento, dando così continuità allo stesso.
Fase di avvio:
- attività di organizzazione e di allestimento del laboratorio;
- attivazione degli accordi (con enti, fornitori etc..);
- stesura del regolamento ed individuazione delle procedure;
- attività di reperimento dei fornitori.
Seconda Fase(operativa):
- implementazione del progetto: inserimenti lavorativi e attività di monitoraggio nel laboratorio di Schio;
- attività di diffusione del progetto;
- attività di analisi di possibili esportazione del progetto;
Terza fase (di verifica):
- verifica dell'attività svolta con analisi degli sviluppi possibili;
- verifica dell'andamento del progetto, della sua sostenibilità e del suo possibile ampliamento.
Quarta fase (da realizzarsi con verifica positiva):
- continuità laboratorio;
- attività di individuazione di altri siti ed esportazione del progetto in altre zone.
Metodologie
Verrà istituita una rete con i soggetti partner nel territorio; si lavorerà per percorsi individualizzati;
si affiancherà all'inserimento lavorativo, un'attività di sostegno e di mutuo aiuto; si procederà ad integrare la proposta occupazionale con prese in carico già esistenti, con percorsi riabilitativi già in atto; si metterà in evidenza che l'obiettivo dell'occupazione nel laboratorio non è il risultato produttivo, ma lo stimolo dato alla persona; si cercherà di far acquisire alle persone la consapevolezza che ciò che conta è il loro impegno e di valorizzare le loro responsabilità, la loro la fatica, la di là del mero risultato produttivo.
Risultati attesi
- Realizzazione di incontri periodici (almeno trimestrali) del tavolo di coordinamento; attivazione di 50 ingressi;
- realizzazione di 30 percorsi di inserimento occupazionale (percorsi di almeno 6 mesi);
- invio di almeno 10 accompagnamento all'inserimento lavorativo.
Destinatari
Persone adulte autosufficienti in stato di svantaggio e/o di grave disagio sociale, prive di opportunità di inserimento lavorativo e in carico ai servizi socio-sanitari per disagio sociale/famigliare, patologie psichiatriche, minus mentali,ex-detenuti, dipendenti da sostanze.
Ambito territoriale
Il progetto si rivolge a residenti nel territorio dell'Alto Vicentino, con estensione a persone non residenti, ma in carico a servizi presenti nell'Alto Vicentino (verranno contattati i rispettivi servizi d'invio).
Un ulteriore sviluppo: Tra.Me
Servizio di trasporto e di mensa per gli utenti del progetto "Occuparsi" – laboratorio occupazionale per persone in grave disagio sociale.
Tra.Me (Trasporto e Mensa) si configura come un completamento e un miglioramento del progetto "Occuparsi". L'esigenza di attivare questi due nuovi servizi nell'ambito del laboratorio occupazionale, nasce per rispondere a pieno alle esigenze di residenti nel territorio che non sono accolti in alcuna comunità terapeutica. Tale necessità è stata messa in evidenza durante i colloqui avvenuti tra gli operatori di NOVA e i responsabili dell'Ulss n°4, i quali hanno sottolineato l'opportunità di riuscire a 1) creare un servizio di trasporto per quegli ospiti del laboratorio residenti nel territorio assistiti direttamente dai Servizi Sociali (non in carico a comunità terapeutiche), i quali, per problemi di vario genere, difficilmente sarebbero in grado da soli di raggiungere la struttura; e a 2) predisporre un servizio di mensa (attraverso catering) all'interno del laboratorio. In questo modo le persone verrebbero occupate parte nella mattinata, parte nel pomeriggio e vi sarebbe un ulteriore momento condiviso durante la pausa del pranzo.
Alla luce di queste nuove esigenze, si dovrà prevedere un nuovo orario di apertura del laboratorio, l'ampliamento del numero di persone occupate nel progetto (si dovrà pensare ad un accompagnatore ed eventualmente estendere l'orario dell'operatore di laboratorio) nonché aggiungere una nuova voce nel budget atta a coprire le spese della mensa. Per queste nuove esigenze è in corso una progettazione specifica.